Andarci e possibilmente ritornarci. Eh già! Perché purtroppo, il caldo torrido delle ultime settimane, ne ha anticipato la fioritura e anche la raccolta.
Ma non solo, ritornarci per cogliere tutte le infinite sfumature di questo bellissimo color lavanda, che non è unico e può essere lilla, oppure viola, da chiaro a scuro, attraversando anche il rosa intenso e che assume mille gradazioni, al variare della luce nell’arco della giornata. Al tramonto poi, il colore dei campi si fonde con la luce del sole calante e tutto si avvolge di un’aura rosata e calda: magica!
L’altopiano della lavanda si perde a vista d’occhio e campi dorati di frumento, come grandi foulards distesi al sole, si alternano a file regolari di cespugliosa lavanda.
E poi i girasoli e subito pensi a Van Gogh e ai suoi luoghi e ti sembra davvero di entrare in un quadro impressionista, di farne parte.
L’Abbazia di Senanque
Avignone
Ah, dimenticavo: circa 1700 km macinati in tre giorni, solo per 300 km circa, il mio consorte è stato passeggero!